Il gioco degli scacchi è complesso, ma ha un vantaggio mica da poco…
Fra i giochi più conosciuti al mondo ci sono gli scacchi. In tempi non sospetti, tra l’altro, si è tornati a parlarne grazie a una serie Netflix divenuta famosissima (“La regina degli scacchi”, l’hai vista?).
Ma mettiamo da parte Netflix, che non è esattamente l’argomento di questo articolo, e torniamo al gioco degli scacchi in sé.
Per giocare, fondamentalmente, servono una scacchiera e i sedici pezzi che ciascun giocatore deve disporvi sopra: un re, una regina, due torri, due cavalli, due alfieri e otto pedoni.
Le regole e le combinazioni sono diverse, e non delle più semplici (googlando si trova un numero imprecisato di siti in cui gli appassionati di tutto il mondo dispensano consigli e tattiche. Un’enciclopedia non basterebbe).
Un enorme vantaggio degli scacchi è che, almeno a livello ludico e agonistico, può svolgersi dappertutto: all’aperto, al chiuso, su un prato, al parco, in montagna, su un’isola, al mare, a Marina Romea. Ebbene sì, anche a Marina Romea!
Ed è qui che viene il bello.
Marina Romea è stata la patria dell’adrenalina.
Forse non sai che dal 1972 al 1983, ogni anno, l’ultima settimana di agosto, Marina Romea ha ospitato un torneo di scacchi che ha assunto sempre più rilevanza.
Era un’epoca, quella, in cui la stagione balneare usava finire dopo ferragosto. Per i partecipanti al torneo, le loro famiglie e tutte le persone coinvolte nell’organizzazione di questo appuntamento, è stato diverso: l’estate si è prolungata fino a inizio / metà settembre, in barba a qualsiasi convenzione del periodo.
Il torneo di scacchi di Marina Romea si è svolto all’interno dei diversi alberghi della zona, arrivando a coinvolgere giocatori e giocatrici provenienti da tutta Europa.
Le sale delle strutture ricettive hanno accolto centinaia di appassionati e appassionate (l’ultimo anno addirittura 200 coppie!) pronti a sfidarsi faccia a faccia, seduti a tavolino.
Secondo quanto rinvenuto su Google, tra l’altro, si legge di una partita leggendaria svoltasi nel 1976: la Cosulich-Mariotti.
A un certo punto della sfida, il famoso scacchista italiano Sergio Mariotti (primo italiano ad aver conseguito il titolo di Grande Maestro Internazionale) rise di gusto quando capì di aver battuto l’avversario.
Cosulich, a quanto pare, si alzò all’improvviso per gridare a Mariotti: “Che culo che c’hai!”. E se ne andò sotto lo sguardo malizioso del nostro scacchista fiorentino.
Insomma, diciamo che a Marina Romea ci sono stati anni di adrenalina e concentrazione alle stelle: chi ha avuto modo di assistere a una o più edizioni del torneo assicura che durante le partite non volava una mosca, nessuno fiatava, distraeva o disturbava i giocatori. E alle toilette degli alberghi c’era sempre una gran fila (d’altronde si sa come l’adrenalina si traduca a livello pratico…).
Quante altre storie da raccontare!
Al di là della spiaggia, dei ristoranti, dei locali e degli eventi del tempo moderno, ci sono tantissimi racconti che si tramandano da una generazione all’altra. Tutti insieme rappresentano, insieme a coloro che li hanno vissuti in prima persona, un patrimonio storico locale.
Questo del torneo di scacchi è uno di quei racconti che, oggi, finiscono sempre col stupire le persone. Prossimamente arriveranno altre storie su Marina Romea, e vedrai che via via ne conoscerai il lato più intimo!
Nel frattempo, dicci: tu a scacchi sai giocarci? Sapevi del torneo di cui hai appena letto?
2 thoughts on “Il torneo di scacchi di Marina Romea”
Il torneo di Marina Romea fu disputato anche nel 1985 (credo sia stata questa l’ultima edizione in assoluto) dal 24 a 31 agosto, dopo una pausa di tre anni (la penultima fu nel 1982). Fu il mio primo torneo internazionale (ero un ragazzo, gioco a livello agonistico da oltre 40 anni). Sarebbe bello poter reperire qualche fotografia del tempo. Grazie per l’articolo 🙂
[ERRATA-CORRIGE – sono andato a leggere il bando che conservo].
Il torneo di Marina Romea fu disputato anche nel 1985 (credo sia stata questa l’ultima edizione in assoluto) dal 24 a 31 agosto, dopo una pausa di tre anni (la penultima fu nel 1981). Fu il mio primo torneo internazionale (ero un ragazzo, gioco a livello agonistico da oltre 40 anni). Sarebbe bello poter reperire qualche fotografia del tempo. Grazie per l’articolo 🙂