Il Parco del Delta del Po è una delle nostre punte di diamante.
Dire Parco del Delta del Po è come dire meraviglia.
Di cosa stiamo parlando? Beh, innanzitutto di uno degli scrigni di biodiversità più estesi del continente europeo. Si tratta, infatti, di circa 66.000 ettari di superficie distribuiti fra due regioni, Emilia-Romagna e Veneto. La porzione a sud del fiume Po è emiliano-romagnola, quella a nord è veneta.
All’interno di questo enorme perimetro, eletto Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1999, ci cela un patrimonio naturalistico dalla bellezza senza tempo.
Habitat, piante e animali a non finire!
Ok, il Parco del Delta del Po è straordinario, il messaggio è passato. Ma perché è così speciale? Perché tutte le persone che lo visitano se ne innamorano?
Perché ospita boschi igrofili, pinete secolari, valli salmastre, valli d’acqua dolce e lagune, senza contare le piante e gli animali (l’avifauna conta più di 300.000 specie!) di rarissimo pregio.
La zona del Parco del Delta del Po che circonda Ravenna, ad esempio, si estende fin quasi alle Valli di Comacchio, nel ferrarese. Al suo interno racchiude le pinete di San Vitale e di Classe, la foresta allagata di Punte Alberete, l’oasi di Bosco Forte e le saline di Cervia.
Il Parco è un’esperienza per qualsiasi amante della natura, a prescindere dall’età. I più piccoli lo vivono come un luogo magico in cui perdere il conto delle avventure, gli adulti si godono la pace e gli ecosistemi che lo compongono.
Gli amanti del birdwatching trovano nel Parco del Delta del Po il loro paradiso. Questo perché moltissimi uccelli vi si fermano per un certo periodo, vuoi per riposare o per riprodursi, regalando momenti unici di studio dell’avifauna. Cormorani, gruccioni, gabbiani corallini, cavalieri d’Italia, sterne… chi più ne ha, più ne metta. Nella porzione di Parco che costeggia il paese di Sant’Alberto, oltretutto, ci sono perfino i fenicotteri rosa!
Passeggiando senza fare rumore, non è difficile imbattersi in cervi e daini. Il Corpo Forestale dello Stato, in questi anni, ha condotto alcune attività di ripopolamento delle pinete, delle lagune e delle valli del Parco. Avvistarli non è difficile, serve solo muoversi senza spaventarli.
Come e quando si può visitare il Parco?
Le modalità di visita del Parco possono variare a seconda del periodo dell’anno. Le possibilità includono l’andare a piedi, in bici, in barca e a cavallo.
Per saperne di più, puoi contattare l’ufficio informazioni di Alfonsine (0544 866666 oppure urp@comune.alfonsine.ra.it), lo IAT di Ravenna, quello di Cervia e il maneggio Cavallo Felice di Marina Romea.
Quanto ai periodi migliori in cui visitare il Parco, primavera e autunno sono le due stagioni perfette. L’aria non è troppo fredda né troppo calda, le giornate sono lunghe e la presenza di animali è buona.
Anche l’estate e l’inverno sono periodi da considerare. Nel primo caso, bisogna assolutamente approfittare delle ore più fresche perché le temperature, specie verso fine luglio e agosto, sono alte. Nel secondo caso, occorre coprirsi bene per il motivo opposto.
Detto ciò, vai e verifica di persona tutto quello che ti abbiamo detto.
Buona visita al Parco del Delta del Po!